ISPICA – I Greci fin dall’antichità concepirono il Cosmo come una lira a sette corde suonata da Apollo, dio dell’Armonia Cosmica, anche se la notazione di musica segreta delle sfere sarà propria della scuola pitagorica. Nel medioevo la considerazione dell’universo ordinato come sistema musicale, sarà prerequisito fondamentale per una nutrita serie di teorici riconducibili alla cosiddetta koiné platonico-stoico-aristotelica, che grande influenza eserciteranno su Dante, grazie alla mediazione dell’insegnamento di Boezio, Sant’Agostino e San Bonaventura. “e la luce e il suono”, secondo Keplero, aprono ai misteri della natura, attraverso l’armonia cosmica che percepiamo e che ci commuove, e alla quale tendiamo.
Dalle cianotipie di Alessia Scarso, regista e astrofotografa, che fissano alcune immagini rubate al cielo, e dalla ricerca letteraria, poetica e filosofica di Evelina Barone, nasce una narrazione che prende la forma di un calendario, per mostrare che l’Universo è capace di suscitare meraviglia nell’umano attraverso la vista, sì, ma anche attraverso un suono appena percettibile che ci giunge come musica dal cosmo.
Nell’evento che ogni anno accompagna la presentazione del calendario Kromatografica, quest’anno organizzato per il 6 maggio 2022 causa pandemia, dialoga con le opere della regista e astrofotografa il M° Vincenzo Pavone, attraverso l’esecuzione di composizioni del repertorio classico e contemporaneo che ben evocano il rapporto tra astri e musica, suonate su un pianoforte a coda all’interno della Chiesa di S. Maria Maggiore di Ispica. Presta voce a letture tratte da Genesi, Dante, Keplero, Leopardi e Quasimodo l’attore Giovanni Peligra. Una selezione di cianotipie è allestita nella meravigliosa scenografia del Loggiato del Sinatra.
“Le storie mutano la forma con cui si presentano. A volte è un libro, a volte una canzone, un passo di danza, a volte un film e a volte una foto. Qualcosa si fa strada. Comunque.
Ho ascoltato la notte e le stelle, inseguendo una sintesi tra immagine reale e realtà immaginata. Mi sono immersa nell’armonia tra gli elementi astronomici e lo scenario terrestre, alla ricerca nostalgica di un cielo stellato ormai sempre meno visibile.
Sperimentando un’antica tecnica di stampa manuale, la cianotipia, ho riportato il digitale in analogico, plasmando con le mie mani stampe irripetibili tra loro, sintesi dell’alchimia di Sole, Sali e Acqua.
Nel viaggio contemplativo nel tempo, nella notte e oltre il visibile, Bellezza e Scienza dialogano di concerto, e ho avuto il privilegio di incontrare quella frequenza capace di confortare e alleviare la natura umana.
Ho giocato con l’invisibile e l’impercettibile in un momento storico che vede Uomo e Natura contendersi la supremazia sulla Terra, scegliendo di cantare il ritorno alla contemplazione come auspicio di Pace.
Chiedo quindi sempre al Cielo, sede delle grandi domande dell’Uomo, il conforto di accedere allo stato di incanto e meraviglia.
C’è un movimento in questa ricerca verso l’Alto che inevitabilmente conduce a specchiarsi, così il movimento torna giù dentro lo sterno. Quando questa riflessione si compie si manifesta la grazia della consonanza con l’Altro.
Qui, tra queste pagine, questo terzo movimento si è manifestato“.
Alessia Scarso
Qui la playlist con i brani di accompagnamento sottoposti alla “prova del cielo”.
Per avere una copia del calendario scrivere a info@kromatoedizioni.it
Al calendario, edito da Kromato Edizioni, è legata una raccolta di offerte libere a sostegno dell’Associazione La casa di Toti Onlus