ISPICA – Nella Grecia Antica alle divine Eumenidi erano affidate la cura della città e la tutela della giustizia. Come Eumenidi in coro sono state convocate delle artiste, a cui abbiamo sottoposto i temi duri della discriminazione delle donne nel lavoro, nel welfare, nelle opportunità che stentano a farsi pari, sino a spingerci, con resistenza e senza segnali di senso, nei meandri della violenza di genere, in tutte le sue espressioni.
Attraverso le loro opere e le loro riflessioni abbiamo creato un tracciato comunicativo quanto più prismatico, individuando una possibile via per il cambiamento in un’educazione che liberi lo sguardo verso se stessi, verso l’altro, in un invito a coltivare la bellezza dell’alterità.
Da questa ricerca sono sorte le Eumenidi.
Le immagini sono state raccolte nel calendario 2018 edito dalla Kromatografica.
Evelina Barone
“Mi piacerebbe che riuscissimo tutti a smettere di ragionare in termini di sesso, di genere, di specie, di etnie, in termini di differenze… come se avessimo tanto tempo a disposizione da poterci mettere a ragionare in questi termini, quando ci sarebbero tante cose più interessanti alle quali dedicarci… quale è magari il processo di centratura, seguire i propri sogni, raggiungere i propri obiettivi. Mi sembra tempo mal riposto dedicare attenzione ancora alla parità, tanto la parità, se si parla in termini di dualismi, è un concetto astratto, è un concetto che secondo me non ha neanche significato. Ognuno è fatto come è fatto, ognuno è una perla nell’universo.”
Alessia Scarso