Pensieri sotto un cielo stellato

Messaggi dal passato. Quando la te di 17 anni bussa alla porta

MODICA – A.D. 1997. Messaggi dal passato. Quando la te del passato ti viene a trovare. Parole scritte a 17 anni sotto alle stelle e pubblicate sul giornale della scuola “L’Osservatorio del Galilei”, del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Modica (ora Galilei-Campailla).

Il testo è stato scritto durante una “Veglia alle stelle”. Si tratta di un momento dell’esperienza scout che viene fatto solitamente in una sera di campo dopo la cena: ci si raccoglie, ci si separa l’uno dall’altro e in gran silenzio ciascuno si mette in ascolto di sé stesso, sotto le stelle. Quando si vive tutto questo a quell’età i compagni di viaggio diventano come fratelli, e mai la vita, nel tempo o nello spazio, potranno velare il ricordo di quei momenti vissuti insieme. Solo da una di loro, dopo 24 anni, mi poteva tornare l’incontro con la me di allora.

Trovo ingiusto abbassare lo sguardo per scrivere e lasciare lassù milioni di lucciole che stanno a guardarmi.

La musica del mare, l’aria fresca, l’umidità sulle gambe, le stelle che i fissano.

Questo paesaggio marino vive dentro di me e rivederlo è come ritrovare un amore.

Mentre guardo le stelle mi aspetto che ne cada una, ma forse non devo aspettarmi niente, perché più ci si aspetta qualcosa e con meno probabilità arriva, e poi le gioie più grandi sono quelle inattese, quelle che sorprendono.

Anche se non accadrà stanotte sono sicura che la stella più bella che vedrò sarà alzando lo sguardo per caso, e sono sicura che rimarrò a bocca aperta.

Il mio volto non sa stare fermo: continua a vivere e guarda in alto, spera in alto, tende in alto.

Sto vivendo la mia tanto attesa solitudine, il mio momento di calma e di riflessione.

Entro nel mio mondo.

Vedo il mare, la spiaggia. E’ mattino e sera.

Chiamo ogni stella con un desiderio.

Trovo me stessa.

Sento una carica per affrontare la mia quotidianità e per portare avanti il mio fardello a qualunque costo.

Le stelle mi sono complici, mi guardano, mi sorridono e continuano a parlarmi. Io le lascio fare e ascolto il loro silenzio.

Mi piace l’idea che il cielo cambi di stagione in stagione. Si cambia, si cambia continuamente, e io cerco di migliorarmi sempre di più. Mi perdo nel fascino dei luccichii, e sogno l’infinito.

Mondo mio, ti saluto dal mio sacco a pelo, sposo la notte, ti immagino e fantastico l’avvenire.

Sogno ancora prima di addormentarmi, percepisco me stessa e ascoltando i battiti del mio cuore mi scopro felice.

Alessia Scarso, 4/A

www.alessiascarso.it

IG – @alessia.scarso