UN GIORNO ALL’UFFICIO TARI
vissuto e scritto da Alessia Scarso
EST. GIORNO – UFFICIO ACQUA
VOCE NARRANTE
Arriva un momento in cui, per un motivo o per un altro, ci tocca telefonare, bussare, contattare gli uffici pubblici per sbrigare le incombenze che la società moderna ci impone. Così in un giorno di fine dicembre una cittadina si reca presso l’ufficio acqua.
Alessia parcheggia la sua macchina, paga la sosta con un’app sul telefono e si reca presso l’ufficio acqua del suo Comune per chiedere informazioni su una voltura. Nonostante sia orario di ricevimento, la porta è chiusa. C’è un numero di telefono su un foglio appeso alla porta. Alessia chiama da quella posizione, proprio davanti all’ingresso. Sente il telefono squillare da dentro l’ufficio. Chiama 11 volte. All’undicesima una risposta.
ALESSIA
Devo fare una voltura acqua, sono davanti alla porta, potrei sapere come funziona e avere magari dei moduli?
Esce una dipendente con un modulo. Le due si parlano sul ciglio della porta d’ingresso.
DIPENDENTE UFFICIO ACQUA
Ecco il modulo, lo compili. Poi per consegnarlo deve prendere un appuntamento. Noi riceviamo solo su appuntamento.
ALESSIA
Grazie, mi scusi se ho insistito ma dovevo conoscere la procedura. Ma non è che invece che venire posso mandare una PEC?
DIPENDENTE UFFICIO ACQUA
Si. Può. Ma noi dipendenti non leggiamo la PEC, per essere sicura prenda un appuntamento.
ALESSIA
Grazie. Scusi invece per la voltura Tari a chi mi devo rivolgere?
DIPENDENTE UFFICIO ACQUA
Deve andare alla zona artigianale, gli uffici sono là.
Sulla porta c’è un numero di telefono, Alessia lo segna.
ALESSIA
Non si sa mai.
INT. GIORNO – UFFICIO TARI
E’ il 9 gennaio, Alessia cerca nel corridoio dell’ufficio Tari qualcuno a cui chiedere informazioni. Ferma una signora in corridoio.
ALESSIA
Scusi, a chi posso rivolgermi per alcune informazioni sulla Tari?
DIPENDENTE UFFICIO TARI
Ha un appuntamento?
ALESSIA
No, ho provato a chiamare stamattina per capire se fosse necessario un appuntamento ma è sempre occupato, ho pensato di venire direttamente.
DIPENDENTE UFFICIO TARI
Deve prendere un appuntamento. La prima data disponibile è il 21 febbraio, non qui ma presso l’ufficio acqua.
ALESSIA
Va bene, mi segni l’appuntamento, ma se prima volessi chiedere un’informazione a chi devo rivolgermi?
DIPENDENTE UFFICIO TARI
C’è un numero di telefono per questo.
ALESSIA
Se è quello che ho usato stamattina prima di venire, è sempre occupato…
DIPENDENTE UFFICIO TARI
Si, ha ragione. Lo sente il collega che sta parlando nella stanza accanto? E’ lui che risponde alle chiamate, è sempre al telefono…
Alessia ringrazia e rimane in corridoio, pensierosa, accanto a una scrivania dove è seduto un signore che sembra un usciere. In pochi minuti che sosta nel corridoio altre due persone arrivano con le stesse richieste, senza appuntamento, lamentando di non riuscire a prendere la linea con il telefono dell’ufficio, e vengono tutti rimandati al mese di febbraio.
Dalla porta del dipendente centralinista si sente distintamente il termine di una telefonata.
DIPENDENTE CENTRALINO
Prego signora, arrivederci, salve, buona giornata…
Alessia prende al volo il telefono. Compone il numero. Non risponde nessuno. Riprova. Non risponde nessuno. Terzo tentativo. Risponde.
ALESSIA
Buongiorno, mi hanno detto all’ufficio Tari di parlare con lei. Ho già preso un appuntamento per delle volture a febbraio, ma avrei bisogno di un chiarimento su un pagamento precedente.
DIPENDENTE CENTRALINO
Si, per questo può dire a me.
ALESSIA
Ecco, in realtà sono proprio qui fuori dalla sua porta, potrei parlarle direttamente?
DIPENDENTE CENTRALINO
No signora, mi spiace, non possiamo fare eccezioni.
ALESSIA
Certo, capisco, continueremo a parlare al telefono. Ecco, ho pagato l’acconto Tari e mi è arrivato un saldo spropositato, mi può fare una verifica?
DIPENDENTE CENTRALINO
Certo. Sì, c’è un errore. Ma lei perché ha pagato l’acconto?
ALESSIA
Beh, perché mi è arrivata una bolletta e l’ho pagata.
DIPENDENTE CENTRALINO
Non avrebbe dovuto pagarla. Ora gliela scorporo e le faccio un nuovo saldo.
Alessia è appoggiata a una scrivania in corridoio dove ha aperto un fascicolo per poter dare alcuni dati al centralinista, ma il signore che è alla scrivania appare spazientito.
USCIERE
Guardi che qua non può stare. Io sono l’Ufficio ecologia, se qualcuno chiama poi non posso rispondere con lei qui.
ALESSIA
Mi scusi, mi sposto subito.
Alessia si siede su una sedia rotta in corridoio, probabilmente appoggiata là in attesa di essere smaltita. Nel frattempo il centralinista ha aggiustato i conti.
ALESSIA (CONT’D)
Grazie, come mi può mandare il nuovo saldo? Magari tramite mail?
DIPENDENTE CENTRALINO
Certo, qual è la sua mail?
ALESSIA
La mia mail è xxyyzzz@…
Cade la linea. Alessia si alza, apre la porta dell’ufficio del dipendente centralinista ed esclama sorridendo…
ALESSIA (CONT’D)
…@gmail.com
Alessia e il dipendente si guardano. Alessia sorride, il dipendente rimane serio. Alessia saluta e va via.
VOCE NARRANTE
Ad Alessia arriva subito la mail di saldo, sale in macchina e sorride. Sorride perché non si può fare altro che sorridere. Sorride perché lei non poteva fare altro che quello che aveva fatto, e il centralinista non ha potuto comportarsi in altro modo da come si era comportato. Sarebbe stato bellissimo se avesse sorriso anche lui. Probabilmente era già con la mente sulla telefonata successiva, ma Alessia preferisce pensare che abbia sorriso tra sè e sè dopo la chiusura della porta. In fondo, utenti e dipendenti, siamo tutti figli di questi tempi confusi.(FINE)
© 2023 Alessia Scarso